
© State buoni, se potete.
Appena si entra nella chiesa di San Filippo Neri l'atmosfera barocca ci accoglie e ci abbraccia.
Gli affreschi coprono ogni spazio, l'occhio non trova pace e, sebbene gli artisti che li hanno ideati siano diversi, il programma di decorazione fu uno solo, quello del trionfo dell'Immacolata, come voleva padre Sozi. Diritto davanti a noi, infatti, sull’Altare Maggiore, ci attende proprio la splendida Pala, che la rappresenta Pietro da Cortona.
Per definire lo stile da seguire per la realizzazione delle cappelle, Padre Sozi fece decorare per primo la terza a destra, dedicandola a Maria Assunta. Tutte sono dedicate alla vita di Maria e su questo primo modello avrebbero dovuto ispirarsi tutte le altre.
Secondo il codice di lettura della civiltà occidentale, la sequenza delle immagini va letta da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso, quindi per seguire la vita della Vergine Maria, partiremo dalla prima cappella alla nostra sinistra, procedendo verso l'altare maggiore e poi torneremo all'ingresso, questa volta leggendo le opere delle cappelle partendo dalla prima alla nostra destra.
È molto interessante dal punto di vista architettonico poiché si nota un ritorno al classicismo, voluto espressamente dai committenti, mentre a Roma predominante era ancora il gusto barocco. Il merito è senza dubbio dell’architetto Maruscelli, che realizzò i disegni, del direttore dei lavoriOlivieri e dei Padri della Congregazione dell’Oratorio che controllarono che nessuna modifica o aggiunta togliesse severità all’architettura.
È una chiesa a croce latina ad unica navata di 37,50 m di lunghezza e di larghezza di 21 m nella crociata, 11,25 m nella navata. Ha sei cappelle laterali poco profonde con archi, divisi da pilastri corinzi e con architrave, cornicione ed attico, sempre in stile corinzio, e transetto poco sporgente; il tutto realizzato in travertino proveniente dalle cave di Montemalbe. Gli altari della crociera sono ben assestati sotto l’arco, e il tono scuro dei marmi è ripreso da una cornice dello stesso materiale, che gira intorno all’arco della nicchia. L’arco si riunisce poi all’architrave attraverso un’elegante targa. La parete si unisce alla volta, formando una decorazione continua. Tutto è armonico anche se forse l’eccessiva doratura della trabeazione dà troppo rilievo allo spartito architettonico, confondendo la maestà della linea.
La decorazione è contenuta nei fondi, nelle nicchie formate dagli archi, nei triangoli sferici negli intercolumni, in modo che nessun ornamento taglia le linee generali. L’urna sotto l’altare maggiore è caratterizzata dalla linea curva della cimasa, cornice, le palme che escono dal piano superiore, sporgendosi in fuori, sui fianchi dei putti che sorreggono la cornice, servono da laterali all’urna. Ma osservando in dettaglio i particolari citati si trova la leggerezza e l’eleganza dell’arte della rinascenza. La Chiesa deve la sua impostazione architettonica e il suo impianto iconografico alla chiesa romana di Santa Maria in Vallicella, dove lo stesso S. Filippo volle che tutti gli altari fossero dedicati alla Vergine. La concezione della chiesa perugina è unitaria e incentrata sull’Immacolata Concezione di Maria.
Per la costruzione fu chiamato da Roma Paolo Maruscelli, architetto già al servizio dei padri a Vallicella, poiché gli artisti romani conoscevano bene le disposizioni del Concilio di Trento e i Filippini si erano fatti promotori di queste regole. Il Concilio per la decorazione delle chiese, richiamava gli artisti, soprattutto i pittori, all’osservanza delle antiche leggi, che prevedevano l’illustrazione dei misteri della fede con elementi simbolici e con episodi dell’Antico Testamento. Con grande competenza teologica padre Orazio Mancinivolle dedicare tutti gli altari della nuova chiesa ai misteri della vita di Maria e volle che gli episodi e i simboli dipinti in ciascuna cappella formassero un racconto continuo che narrasse ai fedeli le virtù della Vergine. Il concetto generale è il Trionfo dell’Immacolata.
Lettura iconologica degli affreschi di Micaela Soranzo, tratte dal volume” La chiesa nuova o dell'Immacolata concezione e di San Filippo Neri in Perugia” Storia, pitture e restauro Volumnia editrice, 2008 Perugia.
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