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Transetto
La decorazione del breve transetto della chiesa, che termina da un lato con la cappella di San Filippo Neri e dall’altro con la Cappella della Crocifissione, non rientra propriamente nel programma iconografico dell’Immacolata Concezione, ma è comunque un completamento delle immagini dell’altare e un collegamento con gli episodi dell’Antico Testamento. Inoltre c’è anche un legame con il tema della Vergine, sia per quanto riguarda l’Addolorata, sia in merito a San Filippo, di cui viene raffigurata la visione che egli ebbe di Maria e il Bambino.
La Cappella del Crocifisso
Occupa il braccio sinistro del transetto, cioè in cornu evangeli, fu completato nel 1646. La cappella rimase con la sola imbiancatura per quasi cent’anni, finché i Padri Filippini pensarono di farla dipingere. L’incarico degli affreschi fu affidato a Sebastiano Ceccarini di Fano, discepolo di Francesco Mancini. Le storie scritturali dipinte fanno riferimento all’opera di redenzione.
Al centro della volta è dipinto un gruppetto di angeli recanti gli emblemi della passione: due angeli reggono la colonna, uno ha nella mano destra la corona di spine e nella sinistra i chiodi della croce, mentre il quarto angelo tiene spiegato fra le mani il velo della Veronica con impresso il volto di Cristo.
Nel sordino di sinistra è rappresentato un famoso episodio, prefigurazione del sacrificio di Cristo: è il racconto di Abramo e Isacco. Nel sordino di destra è raffigurato il serpente di bronzo costruito da Mosè su ordine di Dio e issato su un palo a forma di Tau per l’adorazione del popolo israelita e la sua salvezza dal morso delle serpi velenose (Num.21,4-9), è chiarissima l’allusione a Cristo, che viene issato sulla Croce per la salvezza degli uomini.
Nello scomparto della volta a destra vi è l'episodio di Caino e Abele, la cui uccisione rappresenta la contrapposizione tra il giusto e il malvagio. Abele è l’immagine di Cristo mentre Caino è spesso accostato a Giuda. Nel Nuovo Testamento, Matteo riporta un discorso di Gesù che parla di Abele come il primo dei giusti perseguitati e assassinati. Generalmente Caino è rappresentato nell’atto di colpire con un bastone, una clava o una mascella d’asino, come quella usata da Sansone per uccidere i Filistei. il fratello che si trova accasciato a terra, Sopra il quadro di Abele vi è l’immagine dell’agnello con sette corna, posato sul libro chiuso con sette sigilli; è l’immagine di Cristo che si consegnò nelle mani dei suoi aguzzini come profetizzato da Isaia.(Is.53,7)
Nello scomparto della volta di sinistra è narrato invece l’episodio del leone ucciso da Sansone a mani nude; questa scena è tra le preferite dell’arte paleocristiana e soprattutto in epoca romanica è proposta in relazione alla vittoria di Cristo sulla morte e sul demonio. Sull’altare vi è il crocifisso in bronzo del vicentino Pasquale Pasqualini (1645), con le statue della Vergine e di San Giovanni evangelista, in rame, aggiunte in seguito.
Lettura iconologica degli affreschi di Micaela Soranzo, tratte dal volume” La chiesa nuova o dell'Immacolata concezione e di San Filippo Neri in Perugia” Storia, pitture e restauro Volumnia editrice, 2008 Perugia.
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